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Luna Rossa - Coppa America 2000

vela
Nel 2000 i neozelandesi del team New Zealand dovevano difendere per la prima volta l'America's Cup, conquistata a San Diego nel 1995. Campo di gara era il golfo di Hauraki, vicino ad Auckland.
Tra gli 11 team sfidanti c'è il consorzio Prada Challenge, presieduto da Patrizio Bertelli, che difendeva le insegne dello Yacht Club Punta Ala. Per la sfida Bertelli aveva stanziato un budget altissimo. Uomini chiave del progetto erano il progettista Doug Peterson e 2 velisti pluridecorati in campo internazionale: il brasiliano Torben Grael come tattico e Francesco de Angelis come skipper. Il nome scelto per le barche del team italiano fu Luna Rossa. Ad Auckland furono portati 2 scafi: ITA 45 e ITA 48.
Il 18 ottobre del 1999 ebbe inizio la Louis Vuitton Cup: Luna Rossa vinse il primo round robin vincendo tutte e regate contro i 10 avversari.
Nel secondo round robin, dal 6 novembre al 20 novembre, ITA 45 conquista nove regate su dieci, subendo l'unica sconfitta con Stars & Stripes di Dennis Conner.
Le regate del terzo round robin, dal 2 dicembre al 15 dicembre, venogono disputate con ITA 48. In questa tornata Luna Rossa perde con AmericaOne di Paul Cayard e Nippon Challenge, ma tiene la prima posizione.
Con 27 vittorie in 30 gare Luna Rossa giunge alle semifinali insieme ad America True, AmericaOne, Stars and Stripes, Le Defi Français e Nippon Challenge. I punteggi sono azzerati, ogni team incontrerà gli altri per 2 volte e le migliori 2 barche si contenderanno la Vuitton Cup e il diritto di sfidare i neozelandesi.
Luna Rossa termina il girone di semifinale al secondo posto, subendo una sconfitta da Stars & Stripes e perdendo entrambe le regate contro America One di Paul Cayard, forte di un nuovo scafo.
Saranno proprio Luna Rossa ed America One a contendersi la Vuitton Cup al meglio delle nove regate.
In Italia l'eco della competizione è enorme, si registrano ascolti altissimi nonostante le dirette cadano a notte fonda. Anche i padroni di casa, che hanno ribattezzato "silver bullet" la barca italiana, appoggiano apertamente il team di Bertelli.
il 25 gennaio 2000 inizia la finale: nella prepartenza della prima regata Luna Rossa riceve una penalità ma vince comunque. La seconda regata è caratterizzata da forti salti di vento ed America One vince. Luna Rossa vince anche la 3° e la 4°, arrivando sul 3-1. Dopo un giorno di riposo Cayard conquista la 5° regata. Nella regata successiva Luna Rossa è penalizzata dalla rottura di uno spinnaker che finisce in acqua, così arriva il pareggio sul 3-3. America One vince con un notevole distacco anche la 7°, portandosi in vantaggio. Con una regata molto aggressiva De Angelis conquista il pareggio, arrivando così alla nona e decisiva regata, il 6 febbraio. Luna Rossa parte in vantaggio e resta in testa fino alla fine, tagliando il traguardo con 49" su America One. Luna Rossa combatterà con il team New Zealand di sir Peter Blake per la Coppa America, 8 anni dopo il Moro di Venezia.
L'occasione è storica: per la prima volta uno skipper non anglosassone disputerà la Coppa America e per la prima volta in finale non ci sarà un timoniere americano.
Tutta la Nuova Zelanda attende di conoscere il reale valore delle barche del team di casa, affidate allo skipper Russell Coutts, che sceglie NZL 60 per la finale. Il 20 febbraio si svolge la prima regata, Black Magic è velocissima ed infiligge 1'17" a Luna Rossa. La seconda regata è softunata per gli italiani, un oggetto si impiglia nella chiglia rallentando lo scafo, alla fine il distacco sarà di 2'26". Coutts vince agevolemente anche la 3° e la 4°. Nella 5° il timone di Black Magic è lasciato al giovane Dean Baker, che raccoglie il quinto e decisivo punto. Per la prima volta un team non americano ha difeso la Coppa America.
Nonostante la sconfitta contro gli imbattili neozelandesi l'impresa del sindacato di Bertelli ha suscitato enormi estusiasmi in Italia, incollando milioni di persone ai teleschermi, nonostante l'orario disagevole delle dirette.