La Hall of Fame dello sport italiano, le storie delle piu' memorabili imprese degli atleti azzurri

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Franco Menichelli, l’eleganza d’oro della ginnastica a Tokyo 1964

Franco Menichelli, l’eleganza d’oro della ginnastica a Tokyo 1964
Il 22 ottobre 1964, nella cornice del Metropolitan Gymnasium di Tokyo, Franco Menichelli scrisse una delle pagine più belle dello sport italiano. Con un esercizio perfetto al corpo libero, il ginnasta romano conquistò la medaglia d’oro olimpica, diventando il primo azzurro a riuscirci in questa specialità della ginnastica artistica. Fu il coronamento di un talento unico, forgiato dalla grazia, dalla forza e da una dedizione fuori dal comune.

Il ragazzo del Foro Italico

Nato a Roma nel 1941, cresciuto tra le pedane e gli attrezzi del mitico Foro Italico, Menichelli divenne il volto nuovo della ginnastica artistica italiana negli anni Sessanta.
Nel 1957 Menichelli, a soli sedici anni, venne chiamato in nazionale da Romeo Neri, direttore tecnico della Nazionale italiana di ginnastica artistica e vincitore di diverse medaglie alle Olimpiadi di Los Angeles 1932.

Il suo stile elegante, la sua precisione quasi chirurgica e la capacità di emozionare il pubblico lo avevano già reso una stella internazionale ancor prima dei Giochi.

A soli 19 anni partecipò ai Giochi Olimpici di Roma facendo intravedere il suo enorme potenziale. Nello scenario delle Terme di Caracalla, Menichelli si aggiudicò la medaglia di bronzo nel concorso generale a squadre assieme a Giovanni e Pasquale Carminucci, Gianfranco Marzolla, Orlando Polmonari e Angelo Vicardi, e la medaglia di bronzo nel corpo libero, la sua specialità preferita, oltre ad un ottimo decimo posto nel concorso generale individuale.

Fu nei quattro anni successivi che Menichelli divenne un gigante della ginnastica europea, collezionando medaglie ai campionati continentali e mondiali: nel 1961 Menichelli si laureò campione europeo nel corpo libero; conquistò la medaglia d'argento nel volteggio e quella di bronzo alle parallele[9]. Ai mondiali del 1962 conquistò il bronzo nel corpo libero ed agli Europei di Belgrado del 1963 si confermò Campione continentale nel corpo libero e vinse la medaglia di bronzo alle parallele[9].

Con queste premesse si presentò a Tokyo tra i favoriti assoluti.

Il trionfo al corpo libero

Nella specialità del corpo libero, prediletta dal ginnasta azzurro, Menichelli si trovava a fronteggiare il beniamino di casa Yukio Endō, campione del mondo in carica e fresco vincitore della medaglia d'oro nel concorso generale individuale.

Menichelli gareggiò per ultimo, compiendo il capolavoro della sua carriera.La gara al corpo libero fu una sinfonia di tecnica e bellezza. Menichelli unì potenza e controllo, leggerezza nei salti e compostezza nei passaggi a terra. Ogni movimento era fluido, armonioso, eppure eseguito con una sicurezza impressionante. Lo stile di Menichelli concatenava le difficoltà in combinazioni multiple, un modo di interpretare la ginnastica artistica che sarà di ispirazione per i ginnasti dei decenni successivi.

Quando terminò la sua routine, il pubblico giapponese – noto per la sua compostezza – esplose in un applauso sincero. I giudici non ebbero dubbi: punteggio altissimo e medaglia d’oro. L’Italia, che mai prima aveva trionfato nella ginnastica, celebrava un campione completo: nella stessa edizione dei giochi olimpici fu capace anche di vincere l’argento alle parallele e il bronzo agli anelli.

Un simbolo di raffinatezza sportiva

Franco Menichelli incarnava qualcosa di raro nello sport: l’arte applicata al gesto atletico. Non era solo un ginnasta, ma un interprete, un artista del movimento. Con le sue tre medaglie a Tokyo divenne l’atleta italiano più decorato di quei Giochi e uno dei volti simbolo dell’intero evento.

Il suo successo ispirò un’intera generazione di giovani ginnasti e contribuì a rafforzare il prestigio internazionale della scuola italiana.

L’eredità di un maestro

Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Menichelli non abbandonò mai il suo mondo: si dedicò all’insegnamento, alla diffusione della ginnastica nelle scuole e alla crescita del movimento. Il suo nome resta legato a un’epoca in cui la ginnastica italiana salì sul tetto del mondo con grazia, rigore e passione.

Franco Menichelli è ancora oggi un esempio di come lo sport possa essere bellezza, stile e perfezione. La sua medaglia d’oro a Tokyo 1964 resta uno dei momenti più alti nella storia dello sport azzurro.